Il nuovo regolamento descrive l’agricoltura biologica come un sistema di gestione aziendale capace di adattarsi alle condizioni locali, portando a ricadute positive dal punto di vista ambientale e di tutela dei consumatori. Nel caso in cui tali strategie di gestione aziendale non risultino sufficienti ad assicurare il mantenimento della fertilità del suolo e la difesa delle colture è possibile ricorre a concimi, ammendanti e antiparassitari descritti nel Reg. Ce 889/2008.
L’approccio alla conduzione di un vigneto biologico si estende oltre i vari regolamenti comunitari, occorre infatti avere una visione ampia dell’agrosistema in cui cresce la vite. Se vogliamo produrre in modo “biologico”, occorre che l’ecosistema viticolo sia il più possibile in equilibrio per funzionare al meglio. Questa è la premessa per poter coltivare senza impiego di concimi e antiparassitari chimici di sintesi.
Offriamo consulenza mirata sia per la conversione dei vigneti in agricoltura biologica, sia sulle pratiche agronomiche e fitoiatriche necessarie per ottenere uve biologiche di qualità. Lo staff tecnico è a disposizione anche per le pratiche di contributo relative alla misura 11 del Programma di Sviluppo Rurale della regione Piemonte 2014-2020.
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