La scelta del portinnesto va compiuta in base ad una preventiva analisi del terreno del sito d’impianto per ottenere risultati ottimali.
Riparia Gloire de Montpellier fu uno dei primi portinnesti utilizzati a fine XIX secolo per arginare la piaga della fillossera.
Caratterizzato da forte vigoria Rupestris du Lot, consente un’ottima radiazione delle talee in vivaio e assicura una elevata affinità d’innesto con tutti i vitigni principali.
Il portinnesto 3309 Couderc resiste in terreni con un massimo del 10% di calcare attivo e non si adatta a terreni difficili. Consigliato l’impiego in impianti molto fitti.
Costituito da G. Couderc, il portinnesto 157-11 Couderc possiede attitudine ad essere piantato in terreni clorosanti, profondi, anche se umidi.
Costituito da G. Couderc, questo portinnesto resiste bene alla siccità e al calcare attivo fino al 20-25%. Impiegato in Italia per le varietà del meridione.
Portinnesto costituito da Millardet e De Grasset, risulta essere mediamente tollerante al calcare attivo, ma sensibile alla siccità ed inadatto per i terreni argillosi.
Costituito da Millardet e De Grasset questo portinnesto è stato un tempo molto diffuso, e recentemente il suo utilizzo è stato molto rivalutato; resiste bene al calcare.
Selezionato a Conegliano da Cosmo, questo portinnesto si adatta bene a terreni asciutti ma non siccitosi, purché profondi e fertili, anche se mediamente clorosanti.
E’ stato definito dallo stesso costitutore una “bella Riparia” adatta a terreni freschi, anche un po’ clorosanti. Per il resto, molto simile al Cosmo 2.
Selezionato da Kober dal Teleki 5 C, questo portinnesto resiste mediamente alla siccità e si adatta anche a terreni argillosi ed asfittici. Resiste fino al 20-22% di calcare.
Ibrido naturale selezionato in Moravia, è il più vigoroso di tutti quelli del suo gruppo e si adatta bene a terreni freschi ed piuttosto argillosi di collina.
Selezione Oppenheim n.4, ottenuto in Germania nel 1941, si è diffuso negli ultimi decenni grazie a produzioni abbondanti e di buona qualità.
Caratterizzato da una media vigoria e da una limitata resistenza alla siccità, risulta essere sensibile alle carenze di magnesio. Induce una maturazione precoce.
Ottenuto in Sicilia da A. Ruggeri, questo portinnesto si è dimostrato adatto a terreni mediamente siccitosi, anche lievemente clorosanti.
Selezionato da Richter, questo portinnesto è caratterizzato da una buona resistenza alla siccità e da una scarsa vigoria. Discretamente resistente al calcare.
Selezionato da Richter, presenta caratteristiche simili al 57 R, ha vigore decisamente maggiore e induce un certo ritardo nella maturazione dei legno e dei frutti.
Ottenuto da A. Ruggeri, il portinnesto 140 RU è caratterizzato da un’ottima resistenza al calcare (fino al 40%) e alla siccità; ben adattabile ai terreni argillosi.
Selezionato da Paulsen, si adatta bene a terreni tendenti allo sciolto, profondi, anche se mediamente clorosanti. Sopporta poco la siccità.
Selezionato da Paulsen, resiste meglio alla siccità e alla compattezza del terreno rispetto al 1447 P. Induce un certo ritardo nella maturazione dell’uva.
Questo portinnesto è il più resistente al calcare attivo fra quelli ottenuti da Paulsen. Resiste discretamente alla siccità e presenta una vigoria media.
Appartenente al gruppo delle selezioni del Paulsen, il portinnesto 1103 P resiste bene alla siccità e al calcare (fino al 18-20%).
Questo portinnesto è il più resistente al calcare attivo fra quelli ottenuti da Paulsen. Resiste discretamente alla siccità e presenta una vigoria media.
Portinnesto creato da Alberto Pirovano dall’incrocio Carignan – V.riparia x V.rupestris, viene utilizzato in terreni argillosi, mediamente clorosanti.
Ottenuto nel 1895 da Paulsen, è il risultato dell’incrocio berlandieri Ressèguier n.2 x Aramon x V.rupestris Gazin n.1. Molto vigoroso.
Selezionato nel 1978 da R. Pouget, dall’incrocio di 333 E.M. con B.C.1 (V. berlandieri x V.v. Colombard1) è il portinnesto più resistente al calcare attivo (fino al 43%) e alla clorosi ferrica.
Ottenuto nel 1962 dall’INRA di Bordeaux dall’incrocio 161-49 C x 3309 C, è vigoroso e mediamente resistente al calcare. Si adatta particolarmente ai terreni subacidi.
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