Vitigno Bosco

vitigno Bosco vitigno Bosco vitigno Bosco

Bosco bianco, Bosco bianco del Genovesato, Uva bosco, Madea.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
Mancano notizie sicure, ma sarebbe stato importato a Riomaggiore da certo Bonfiglio, che aveva preso i tralci in un bosco dei Marchesi Durazzo a Genova: da ciò il nome di Uva bosco. Coltivato nelle Cinque Terre, dov’era un tempo pressoché sconosciuto.

CARATTERI MORFOLOGICI
Foglia: più che media, nettamente quinquelobata, seno peziolare a V aperto; pagina superiore glabra, di colore verde chiaro.
Grappolo: grandezza più che media, piuttosto spargolo, composto.
Acino: medio-grande, elinoide, buccia di colore giallo-paglierino che diventa dorato-ambrato dalla parte rivolta al sole.

FENOLOGIA
Maturazione: fine settembre.

ATTITUDINI COLTURALI E UTILIZZAZIONE
Vigoria: notevole.
Produttività: abbondante e costante, fornisce anche uva da mensa.
Caratteristiche del vino: il vitigno Bosco è quasi sempre vinificato in associazione all’Albarola, che ha funzioni miglioratrici, mentre il Bosco rappresenta soprattutto l’elemento qualitativo. Nella versione secca il colore varia dall’oro chiaro al giallo paglierino. Nel naso svela note di erbe selvatiche e di camomilla, al gusto è morbido e saporito.
Tenuta all’invecchiamento: deve essere consumato giovane.

Testi tratti da “I vigneti d’Italia”, Ottobre 1990

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