Greco nel Novarese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
È coltivato in provincia di Torino (in Canavese, sulla Serra d’Ivrea e sui colli che circondano il lago di Viverone) e in alcuni comuni della provincia di Biella; con il nome di Greco è da tempo presente nel Novarese.
CARATTERI MORFOLOGICI
Germoglio: apice cotonoso, bianco verdastro con orli rosati o carminati. Foglioline apicali (da 1 a 3) di colore verde giallastro con orli rossi e sfumature ramate più o meno intense, inferiormente cotonose. Foglioline basali (4-5) di colore verde giallastro con apice dei denti rosato, inferiormente lanuginose. Il tralcio erbaceo è in alcuni cloni di colore rosso intenso nel tratto apicale e a strie rosse sul lato dorsale.
Foglia adulta: di media grandezza, da pentagonale a orbicolare, quinquelobata; seno peziolare a lira con bordi sovrapposti, talora sguarnito; seni laterali superiori a lira con bordi sovrapposti (con fondo a U+V), inferiori come i precedenti o a U, più o meno profondi. Il lembo è verde scuro con nervature rosse o rosate alla base e ha superficie bollosa con depressioni lungo e tra le nervature principali; il profilo è ondulato, con margini nettamente revoluti, specialmente in stagione avanzata, quando si evidenziano anche ingiallimenti internervali talora vistosi e conseguenti principalmente ad attacchi di cicaline, patologie virali o carenziali. Denti mediamente pronunciati, a base larga e margini convessi o da un lato concavi dall’altro convessi. Pagina superiore aracnoidea almeno in prossimità del punto peziolare, l’inferiore è poco lanuginosa.
Grappolo a maturità: di media grandezza, cilindrico con una (più raramente due) ali, un po’ allungato, compatto; peduncolo di media lunghezza, verde.
Acino: di media grandezza (2,2 g), sferoidale (d.e./d.l. = 0,97), buccia mediamente pruinosa, di colore giallo verdastro, che diviene di un tipico oro caldo rosato se esposta al sole.
FENOLOGIA
Germogliamento: medio-precoce (prima decade di aprile).
Fioritura: media epoca (tra la prima e la seconda decade di giugno).
Invaiatura: media epoca (seconda decade di agosto).
Maturazione dell’uva: medio-precoce o media epoca (terza decade di settembre).
ATTITUDINI COLTURALI E UTILIZZAZIONE
Vigoria: molto elevata; i tralci non hanno lunghi internodi ma danno una massa vegetativa rilevante.
Fertilità e produzione: elevata ma non molto costante; può divenire decisamente modesta quando il sistema di allevamento è inidoneo o con potatura corta; le femminelle sono in genere poco fertili.
Allevamento e potatura: in tutto il Canavese allevamento con forme alte ed espanse (pergole semplici o doppie), che portano più “corde” costituite da cordoni con un capo a frutto di 8-16 gemme ciascuno; nel Novarese si adotta per il Greco una controspalliera, ma ovunque si richiede una potatura lunga.
Comportamento alla moltiplicazione: in genere buono con i portinnesti più diffusi: sono stati però segnalati alcuni problemi di affinità con SO4; buone le prestazioni del 3309 C nei suoli sciolti e a reazione acida del Canavese.
Suscettibilità ad avversità e fitopatie: scarsa tolleranza nei confronti dell’oidio; in genere scarsa suscettibilità alla Botrytis cinerea e ad altri marciumi del grappolo, soprattutto quando questo non è eccessivamente compatto. Può essere soggetto a danni da gelo a seguito di brinate tardive che si verificano frequentemente nell’area tipica di coltura. Sul vitigno Erbaluce si manifestano talora carenze (in particolare di magnesio) e squilibri nutrizionali, con ingiallimenti dell’apparato fogliare ed accartocciamento del lembo, che può anche però essere associato a infezioni virali o a punture da cicaline.
Attitudini enologiche: dotate di elevata acidità fissa, le uve si prestano all’ottenimento di prodotti di diversa tipologia, dagli eleganti spumanti secchi, ai vini tranquilli, caratterizzati da profumo fine e leggero e gusto fresco ed acidulo, agli importanti passiti (o passiti liquorosi), ottenuti dall’appassimento in fruttaio di uve scelte.
Testi e immagini sono tratti da “Quaderni della Regione Piemonte”, Regione Piemonte – Assessorato all’Agricoltura
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