Malvasia di Casorzo clone CVT AT 159

Malvasia di Casorzo clone CVT AT 159 Malvasia di Casorzo clone CVT AT 159

Costitutore: Centro di Studio per il Miglioramento genetico e la Biologia della Vite-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Grugliasco (Torino)
Origine: Casorzo (Asti)
Anno di omologazione: 1992 (D.M. 20/1/1992)
Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI. – Guarene (Cuneo)
Vigneto di riferimento: Casorzo (Asti); collinare, terreno argilloso, controspalliera potata a Guyot, densità di impianto 3.600 ceppi/ha; periodo di osservazione 1985-88

CARATTERI MORFOLOGICI DISTINTIVI
Germoglio: modesta tomentosità dell’apice e delle foglioline apicali.
Foglia adulta: di dimensioni inferiori rispetto agli altri cloni, pentalobata, con lembo decisamente bolloso.
Grappolo a maturità: piramidale, in genere alato, di dimensioni inferiori (238 g) e meno compatto rispetto agli altri cloni; acini ellissoidali, medi (d.e./d.l. = 0,83; peso 2,48 g).

FENOLOGIA
Germogliamento leggermente precoce.

ATTITUDINI COLTURALI
Vigoria: moderata.
Produttività: media (3,8 kg/ceppo), è il meno produttivo dei cloni CVT.
Fertilità reale: 1,12.
Comportamento alla propagazione: buono con Kober 5BB, S.O.4, rupestris du Lot e (meno) con 420 A.
Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: la minore compattezza conferisce al grappolo una resistenza alla muffa grigia superiore a quella degli agli altri due cloni.

ATTITUDINI ENOLOGICHE
Mosto: concentrazione zuccherina medio-elevata (19,0 %), acidità giustamente pronunciata (pH 3,07 – acidità tot. 9,3 g/l), buona dotazione terpenica complessiva (60 e 543 mg/l terpeni liberi e glucosidici rispettivamente).
Vino: il Malvasia di Casorzo clone CVT AT 159 consente l’ottenimento di un vino ben strutturato, di buona aromaticità, dolce ma non stucchevole.

Testi e immagini sono tratti da “Quaderni della Regione Piemonte”, Regione Piemonte – Assessorato all’Agricoltura

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