Costitutore: Centro di Studio per il Miglioramento genetico e la Biologia della Vite-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Grugliasco (Torino)
Origine: Casorzo (Asti)
Anno di omologazione: 1992 (D.M. 20/1/1992)
Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI. – Guarene (Cuneo)
Vigneto di riferimento: Casorzo (Asti); collinare, terreno argilloso, controspalliera potata a Guyot, densità di impianto 3.600 ceppi/ha; periodo di osservazione 1985-88
CARATTERI MORFOLOGICI DISTINTIVI
Germoglio: elevata tomentosità dell’apice.
Foglia adulta: grande, incisa (talvolta eptalobata) con lembo finemente bolloso.
Grappolo a maturità: di media grandezza (245 g), piramidale con due o più ali, più lungo della media; acini ellissoidali, medio-piccoli (d.e./d.l. = 0,85; peso 2,40 g).
FENOLOGIA
Leggero anticipo al germogliamento.
ATTITUDINI COLTURALI
Vigoria: elevata.
Produttività: medio-elevata (4,1 kg/ceppo).
Fertilità reale: 1,25.
Comportamento alla propagazione: buono con Kober 5BB, S.O.4, rupestris du Lot e (meno) con 420 A.
Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: più che media, malgrado il grappolo compatto.
ATTITUDINI ENOLOGICHE
Mosto: concentrazione zuccherina medio-elevata (18,9 %), acidità moderata (pH 3,11 – acidità tot. 9,0 g/l), buona dotazione terpenica complessiva (65 e 516 mg/l i terpeni liberi e glucosidici rispettivamente) e dei singoli alcoli terpenici (geraniolo 351 mg/l, nerolo 163 mg/l e linalolo 51 mg/l).
Vino: il Malvasia di Casorzo clone CVT AT 43 consente l’ottenimento di un vino molto profumato e di buona struttura.
Testi e immagini sono tratti da “Quaderni della Regione Piemonte”, Regione Piemonte – Assessorato all’Agricoltura
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