Moscato bianco clone CVT CN 16

Moscato bianco clone CVT CN 16 Moscato bianco clone CVT CN 16

Costitutore: Centro di Studio per il Miglioramento genetico e la Biologia della Vite-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Grugliasco (Torino)
Origine: Castiglione Tinella (Cuneo)
Anno di omologazione: 1990 (D.M. 19/1/1990)
Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI. – Guarene (Cuneo)
Vigneto di riferimento: Canelli (Asti); collinare, terreno sabbioso, controspalliera potata a cortina centrale con tralcio rinnovabile, densità di impianto 4.800 ceppi/ha; periodo di osservazione 1983-86 (1983-84 per i composti aromatici)

CARATTERI MORFOLOGICI DISTINTIVI
Germoglio: pigmentazione antocianica dell’apice intensa, foglioline con bronzatura intensa.
Foglia adulta: generalmente quinquelobata.
Grappolo a maturità: piramidale, corto, spesso con una o più ali, medio (160 g), mediamente compatto; acino sferoidale, medio (d.e./d.l. = 0,99; peso 2,25 g).

FENOLOGIA
Leggermente anticipato in tutte le fasi.

ATTITUDINI COLTURALI
Vigoria: medio-elevata.
Produttività: media (2,5 kg/ceppo).
Fertilità reale: 1,33.
Comportamento alla propagazione: buono con Kober 5BB, S.O.4, 420 A, 125 AA.
Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: pari alla media varietale, quindi nelle annate predisponenti il grappolo è sensibile agli attacchi.

ATTITUDINI ENOLOGICHE
Mosto: una concentrazione zuccherina medio-elevata (19,0 %), l’acidità giustamente pronunciata (pH 2,92 – acidità tot. 8,13 g/l, ac. tartarico 7,90 g/l – ac. malico 1,40 g/l), ed una elevata dotazione terpenica complessiva (627 e 992 mg/l terpeni liberi e glucosidici rispettivamente) consentono l’ottenimento di un vino di grande struttura, elevata aromaticità e adeguata freschezza a partire dal Moscato bianco clone CVT CN 16.

Testi e immagini sono tratti da “Quaderni della Regione Piemonte”, Regione Piemonte – Assessorato all’Agricoltura

Richiesta informazioni

  • Consulta la nostra Privacy policy