Moscatellina in alcune zone della provincia di Alessandria.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
Coltivato nei dintorni di Castagnole Monferrato in provincia di Asti e sporadicamente in territori limitrofi della provincia di Alessandria.
CARATTERI MORFOLOGICI
Germoglio: apice glabro (o appena aracnoideo), verde con orli sfumati di rosso. Foglioline apicali (da 1 a 3) piegate a gronda, di colore verde giallastro, lucide, appena sfumate di rosso ai bordi, inferiormente quasi glabre. Foglioline basali (4-5) di colore verde chiaro, lucide, glabre.
Foglia adulta: medio-piccola, cuneiforme (più larga che lunga), trilobata o quinquelobata; seno peziolare aperto, a V o a U+V; seni laterali superiori a U o a lira (spesso con lembi sovrapposti), inferiori a U o a V. Il lembo è nettamente piegato a coppa, di colore verde chiaro, opaco, con nervature verdi e la superficie, generalmente non molto bollosa, nelle foglie basali è increspata lungo le nervature principali. Denti pronunciati, a base media, irregolari, a margini da un lato concavi dall’altro convessi. Pagina inferiore glabra.
Grappolo a maturità: medio-grande o grande, cilindrico allungato con ali ben sviluppate (talora un’ala è lungamente peduncolata), mediamente spargolo nella parte prossimale, compatto o molto compatto in quella mediana e distale; peduncolo medio-lungo, verde sfumato di rosso.
Acino: medio-piccolo (1,6 g), da sferoidale a ellissoidale corto (d.e./d.l. = 0,95), con buccia molto pruinosa, di colore blu-nero violetto; sapore lievemente aromatico.
FENOLOGIA
Germogliamento: media epoca (seconda decade di aprile).
Fioritura: medio-precoce (prima decade di giugno).
Invaiatura: media epoca (seconda decade di agosto).
Maturazione dell’uva: medio-precoce o media epoca (fine settembre).
ATTITUDINI COLTURALI E UTILIZZAZIONE
Vigoria: media; i tralci hanno corti internodi e presentano grande emissione di rami anticipati.
Fertilità e produzione: la fertilità è elevata, anche a livello delle gemme basali, come pure la produzione, soggetta però ad una certa alternanza.
Allevamento e potatura: il Ruché è generalmente allevato a controspalliera con potatura Guyot e capo a frutto di 10-12 gemme; si adatta però anche alle potature corte.
Comportamento alla moltiplicazione: buono con i portinnesti più diffusi.
Suscettibilità ad avversità e fitopatie: viene considerato vitigno assai tollerante nei confronti della peronospora; l’uva giunge a maturazione rapidamente e, quando molto zuccherina, è soggetta agli attacchi delle vespe; il Ruché teme le primavere fredde e piovose, che ne penalizzano l’allegagione determinando fenomeni di colatura.
Attitudini enologiche: dal vitigno Ruché si ottiene un prodotto alquanto particolare, caratterizzato da un colore rosso rubino brillante e dal profumo intenso leggermente aromatico, con note fiorali e speziate, che fa da interessante contrasto al sapore secco e asciutto, privo di tannicità. Può anche servire a produrre un vino dolce o abboccato, piacevolmente aromatico (con note di rosa e di piccoli frutti).
Testi e immagini sono tratti da “Quaderni della Regione Piemonte”, Regione Piemonte – Assessorato all’Agricoltura
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