Vespolina clone CVT 27

Vespolina clone CVT 27 Vespolina clone CVT 27

Costitutore: Istituto di Virologia Vegetale – Unità staccata Viticoltura (già Centro di Studio per il Miglioramento genetico e la Biologia della Vite) – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Grugliasco (TO)
Origine: Sostegno (VC)
Anno di omologazione: 2003
Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI. – Regione Piemonte
Vigneti di omologazione: Lozzolo (VC), Brusnengo (BI)

CARATTERI MORFOLOGICI DISTINTIVI
Germoglio: apice di colore bianco-verde con orlo rosato, cotonoso; 3a e 4a fogliolina bianco-verde con sfumature gialle, ramate agli orli, inferiormente cotonose.
Foglia adulta: piccola, pentagonale, quinquelobata, incisa; seno peziolare a U+V aperto; seni laterali superiori profondi, lembo tormentato; pagina inferiore con tomentosità setolosa sulle nervature e lanuginosa tra di esse, denti pronunciati, rettilinei a base stretta.
Grappolo a maturità: piccolo (110 g), conico o cilindrico, abbastanza lungo, spesso con un’ala sviluppata, poco compatto o spargolo; acino ellittico corto, medio (d.e./d.l. = 0,88, peso 2,4 g), di colore blu-nero, pruinoso.

FENOLOGIA
Pari alla media varietale.

ATTITUDINI COLTURALI
Vigoria: moderata (0,40 kg/ceppo).
Produttività: moderata ma costante (60-70 q/ha). Un po’ sensibile all’appassimento in prossimità della raccolta.
Fertilità reale: 1,40.
Comportamento alla propagazione: ottima in combinazione con Kober 5BB, S04 e buona con 420 A.
Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: buona grazie al grappolo poco compatto.
Stato sanitario nei confronti dei virus: i test (sierologici e biologici) previsti dal protocollo sanitario non hanno evidenziato la presenza di virus e/o virosi nocive.

ATTITUDINI ENOLOGICHE
Mosto: buon accumulo zuccherino (18,2 %), acidità energica (pH 2,90, acidità totale 11,0 g/L).
Vino (da microvinificazione): il Vespolina clone CVT 27 fornisce un vino di colore rosso rubino vivace (i.c. 5,1, polifenoli tot. 1,70 g/L, antociani tot. 130 mg/L); profumo fine ed intenso con note fruttate (viola e rosa) e speziate; di discreta alcolicità ( 11,5 %), ben strutturato (estratto tot. 22,5 g/L); gusto gradevolmente tannico, idonea acidità (pH 3,25 – acidità tot. 7,0 g/L), retrogusto lievemente amarognolo.

Testi e immagini tratti da “Nuove selezioni di vitigni liguri e piemontesi: I CLONI CVT 2002 e 2004”, Istituto di Virologia Vegetale – Unità staccata Viticoltura – CNR, Grugliasco – TO

Richiesta informazioni

  • Consulta la nostra Privacy policy