Ughetta o Uvetta (di Canneto), Nespolina o Nespolino (Nespoulìn), Balsamina (in Val d’Ossola). Non va confusa con la Vespaiola vicentina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
È coltivata nel Biellese, Alto Vercellese e Novarese. Riveste una certa importanza anche nell’Oltrepò Pavese.
CARATTERI MORFOLOGICI
Germoglio: apice cotonoso, verde biancastro con orli appena rosati. Foglioline apicali (da 1 a 3) di colore bianco verdastro con orli appena ramati, inferiormente cotonose. Foglioline basali (4-5) spesso con un’aletta nel punto peziolare (che generalmente si stacca e cade con lo sviluppo della foglia), di colore verde chiaro con leggere sfumature ramate, inferiormente molto lanuginose.
Foglia adulta: piccola o medio-piccola, pentagonale, quinque o eptalobata; seno peziolare chiuso, a U o a lira; seni laterali superiori a lira (spesso con i bordi sovrapposti), inferiori a U (o a lira). Lembo sottile, con profilo piano a bordi revoluti o tormentati e superficie poco bollosa, di colore verde chiaro con nervature principali verdi; inferiormente il lembo è molto lanuginoso e ha nervature abbondantemente setolose. Denti pronunciati, a base stretta e margini da un lato concavi dall’altro convessi. Picciolo lungo.
Grappolo a maturità: di grandezza media, cilindrico o piramidale, un po’ allungato, alato (spesso un’ala è lungamente peduncolata), spargolo; peduncolo lungo, verde sfumato di rosa.
Acino: medio o medio-grande (2,4 g), ellissoidale (d.e./d.l. = 0,88), con buccia molto pruinosa di colore blu.
FENOLOGIA
Germogliamento: media epoca (seconda decade di aprile).
Fioritura: media epoca (tra la prima e la seconda decade di giugno).
Invaiatura: medio-precoce (prima decade di agosto).
Maturazione dell’uva: medio-precoce o media epoca (fine settembre).
ATTITUDINI COLTURALI E UTILIZZAZIONE
Vigoria: media.
Fertilità e produzione: entrambe di media entità, ma generalmente costanti; le gemme basali sono fertili e talora anche le femminelle.
Allevamento e potatura: benché talora coltivata con forme alte ed espanse, la Vespolina, che ha vigore non elevato, meglio si adatta a potature non troppo ricche e a forme più raccolte: idonea dunque una controspalliera con potatura Guyot, ma anche un cordone speronato.
Comportamento alla moltiplicazione: buono con i portinnesti più diffusi, ma inferiore ad altri vitigni piemontesi.
Suscettibilità ad avversità e fitopatie: piuttosto suscettibile alla peronospora, la Vespolina ha poi l’inconveniente a fine maturazione di perdere nel giro di pochi giorni la funzionalità dei tessuti vascolari del grappolo, con conseguente appassimento dell’uva, soggetta anche a muffa e marciume. Sono da preferire per la Vespolina i suoli meno freschi e profondi, perché in tali condizioni le uve non raggiungono una adeguata maturazione.
Attitudini enologiche: le uve del Vitigno Vespolina sono raramente vinificate in purezza, bensì insieme a Uva rara e Croatina (e unite poi a vino Nebbiolo in Piemonte) o al Barbera (nel Pavese). Conferiscono un colore vivace, una buona alcolicità e, secondo alcuni, un fine aroma fiorale, tanto da essere considerate vitigno miglioratore.
Testi e immagini sono tratti da “Quaderni della Regione Piemonte”, Regione Piemonte – Assessorato all’Agricoltura
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