Accordo siglato nella sede del Consorzio dell’Asti tra parte agricola e case spumantiere sulle rese del Moscato d’Asti per la prossima vendemmia. L’intesa raccoglie le indicazioni che erano emerse nelle ultime settimane, con la crisi delle vendite di Asti spumante. Questi in sostanza i punti dell’accordo: la resa per l’Asti Docg è stata fissata in 78 quintali/ettaro con una quota di 10 quintali per il meccanismo blocage/deblocage. La parte «aromatico» è fissata in 32 quintali/ettaro. È anche stato indicato un «prezzo consigliato» per le uve di 107 euro a quintale. Viene poi istituito un fondo per la promozione del prodotto (previsti 3-4 milioni di euro) anche nella nuova versione Asti secco.
Ecco in breve gli accordi di filiera per la vendemmia 2016:
¨ Uva Asti docg – 78 q.li/ha
¨ Bloccaggio – 10 q.li/ha da sbloccare come docg ( sia per Asti che per Moscato d’Asti)
¨ Aromatico – 32q.li/ha
¨ Uva Moscato d’Asti docg – 95 q.li/ha.
¨ I produttori di Moscato d’Asti aventi matricole associate alla propria partita IVA ed imbottigliatori delle uve vinificate non verseranno nulla al fondo per la promozione.
¨ Negli altri casi la differenza di 17 q.li/Ha di resa in più da 78 q.li per l’Asti a 95 q.li per il Moscato d’Asti e per la DOC Piemonte, con la rivendicazione docg, saranno versati € 77/q.le al fondo di cui al punto 3
¨ Aromatico – 25 q.li/ha
¨ Uva Moscato d’Asti docg riclassificata come DOC Piemonte – 110 q.li/ha