È stato uno dei grandi uomini di Langa, che hanno contribuito a scrivere la storia del Barolo e della viticoltura di queste colline. Gigi Rosso se n’è andato stanotte, a 86 anni. Ne avrebbe compiuti 87 tra pochi giorni. Da tempo non usciva più dalla sua casa di via Ciro Menotti e lì si è spento.
Diplomato alla Scuola Enologica di Alba, iniziò la sua carriera nell’industria enologica: alla Cinzano prima, poi alla Barbero di Canale. Venne poi chiamato da Arturo Bersano a Nizza Monferrato, finché nel 1979 fondò la cantina Gigi Rosso a Castiglione Falletto. Produceva Barolo ma il suo cuore batteva per il Dolcetto: amava le sue vigne di Moncolombetto a Diano d’Alba.
Uomo colto ed equilibrato, Gigi Rosso ricoprì importanti ruoli istituzionali: fu presidente del Consorzio di tutela del Barolo e Barbaresco e della Consulta vitivinicola della Camera di commercio cuneese, fu vice presidente di Piemonte Asprovit prima che diventasse Vignaioli Piemontesi. Lascia i figli Claudio e Maurizio, a cui vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta la Vignaioli Piemontesi.
Il rosario è fissato per questa sera – 12 dicembre – alle 20,30 nella parrocchia del Divin Maestro ad Alba. Il funerale domani, giovedì 13 dicembre con partenza dall’abitazione di via Ciro Menotti, e arrivo alle 14,30 nella parrocchia del Divin Maestro.