È di 450 mila euro il ricavato dell’Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba, del Barolo e del Barbaresco che si è svolta tra il Castello di Grinzane Cavour, la Union League di Philadelphia negli Stati Uniti e ristorante tre stelle Michelin 8½ Otto e Mezzo Bombana di Hong Kong. Ampiamente superata l’edizione 2015 che aveva raccolto 287.500 euro, ma soprattutto è stato battuto il record storico del 2007, vale a dire 364.600 euro.
Sono 16 i lotti di tuber magnatum pico in abbinamento a bottiglie di Barolo e Barbaresco che sono stati contesi in collegamento satellitare. L’enfasi dei rilanci, quest’anno, è stata amplificata dall’appassionante susseguirsi di offerte in Piemonte e in America, dove filantropi, imprenditori, chef e gourmet si sono contesi i favolosi lotti fino all’ultima offerta.
Il tartufo più grande di 1.170 grammi se l’è aggiudicato lo chef cinese Zhenxiang Dong per 100.500 euro, in diretta con Philadelphia dopo un’appassionante competizione a Grinzane.
L’Asta ha voluto dare un segno di condivisione e vicinanza a Norcia, capitale del tartufo nero, che a fine ottobre è stata pesantemente colpita dal terremoto. A Grinzane era presente una delegazione guidata dal vice sindaco della cittadina umbra, Pier Luigi Altavilla, che ha avuto commosse parole di riconoscenza nei confronti di tutti gli italiani e in particolare dei piemontesi.
A Philadelphia erano riuniti circa 150 ospiti americani della Niaf (National Italian American Foundation), la più rappresentativa degli oltre 20 milioni di italo-americani che vivono negli Usa. Il mondo piemontese del vino e del tartufo è stato rappresentato dall’assessore al Turismo e Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi, dal direttore generale Sviluppo Piemonte Turismo Maria Elena Rossi, da Mauro Carbone direttore del Centro Nazionale Studi Tartufo, da Pietro Ratti vice presidente del Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani e da Alberto Bianco, presidente del Comitato di Alto Indirizzo dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero. Presenti anche Joseph Delraso e Frank Giordano, presidente e cerimoniere della Niaf, con Samuel T. Freeman, della Freeman’s, la più antica casa d’aste americana, per la prima volta alle prese con un’asta di tartufi.
A Hong Kong, ha ospitato l’asta il ristorante “8 ½ Otto e Mezzo Bombana”, in collaborazione con l’Associazione Mother’s Choice e la società Arète Food&Wine di Maria Pranzo. A battere i lotti il presidente e il direttore del Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, Orlando Pecchenino e Andrea Ferrero.
Ecco la destinazione del ricavato dell’Asta 2016: negli Stati Uniti, ne beneficeranno le attività filantropiche della Niaf; a Hong Kong le risorse raccolte dal Mother’s Choice verranno utilizzate per dare sostegno ai bimbi orfani e alle giovani mamme in difficoltà; i fondi di Grinzane saranno ripartiti tra la Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus e le popolazioni terremotate del centro Italia, in particolare la città di Norcia.