Nel dettaglio 3 Docg, Barbera d’Asti, Nizza, Ruchè di Castagnole Monfearrato e 10 Doc, Albugnano, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Grignolino d’Asti, Loazzolo, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Monferrato, Piemonte, Terre Alfieri.
Un totale di 11.586 ettari, pari a circa il 26% dell’intera superficie vitata piemontese, con un imbottigliato complessivo che raggiunge quota 65.759.849 e un incremento del 4% sull’annata precedente. Segno positivo per la Barbera d’Asti Docg, coltivabile in 167 Comuni del Piemonte dei quali 116 in provincia di Asti e 51 in provincia di Alessandria. L’imbottigliato raggiunge il numero di 21.388.893 e conquista un 6,4% sulle cifre del 2018, mentre conferma una quota export intorno al 50%.
Numeri positivi anche per le altre denominazioni, a cominciare dal Ruché di Castagnole Monferrato Docg, che vola a 969.555 bottiglie registrando un +11,3%. Incremento sensibile anche per il Nizza Docg, che con 595.420 bottiglie cresce del 41,9% e segnala una percezione crescente nei consumatori finali. Restando sull’imbottigliato, Albugnano Doc (46.143), Cortese dell’Alto Monferrato Doc (788.104), Dolcetto d’Asti Doc (471.088), Freisa d’Asti (631.043), Grignolino d’Asti (1.074.467), Loazzolo (2.767), Malvasia di Castelnuovo Don Bosco (341.612), Monferrato Doc (4.751.715), Piemonte Doc (34.418.371), Terre Alfieri Doc (280.673).
Il dato export della produzione complessiva è stimato intorno al 45%, ma cresce in modo costante e progressivo la percezione delle denominazioni del Monferrato in Italia e nel mondo. Consolidati mercati importanti come Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Inghilterra e conquistati nuovi spazi in paesi come Danimarca, Giappone e Nord Europa, dove l’attività promozionale ha stimolato e incontrato l’interesse di esperti, operatori, giornalisti e appassionati.
La vendemmia 2019 del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha inoltre messo in rilievo nuove porzioni di produzione enologica, nello specifico per quanto riguarda alcune tipologie delle denominazioni Monferrato Doc e Piemonte Doc ai quali sono state riservate ettari di produzione. Nella prima categoria emerge il Monferrato Doc Nebbiolo (3.634 hl), che entrerà in commercio nel 2021 dopo il tempo di affinamento previsto.
Per quanto riguarda le tipologie Piemonte Doc spiccano il Piemonte Doc Cortese, che con 25.455 hl può essere fregiarsi della unità geografica aggiuntiva Marengo nelle versioni spumante o frizzante, ma anche le nuove varietà di Piemonte Bussanello, Piemonte Croatina, Piemonte Riesling e Piemonte Viognier, che registra una produzione di 717 hl. Un insieme di espressioni di varietà ampelografica che rappresentano un valore aggiunto, in termini di diversità e di risorse enologiche, che caratterizza tutto il Monferrato del vino.