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Distillazione e riduzione delle rese: c’è l’accordo tra Consorzi e Regione

Le istituzioni regionali sposano la linea dei Consorzi piemontesi, proponendo un finanziamento alle Denominazioni esposte alla crisi di mercato post Covid-19.

Al termine di un ampio dibattito che ha coinvolto istituzioni regionali e rappresentanti del vino piemontese è stato trovato il tanto atteso accordo sulla distillazione di emergenza, che sposa le richieste promosse da Piemonte Land e Vignaioli Piemontesi, finalizzate a evitare fenomeni speculativi sulle denominazioni più esposte alla crisi economica dettata dal coronavirus.

All’interno di un pacchetto di misure modellato sulla base della situazione contingente di ogni singola denominazione, Piemonte Land si era espressa a favore di una politica di distillazione d’emergenza, che, riducendo i quantitativi disponibili sul mercato, impedisse il crollo dei prezzi e permettesse alle aziende di affrontare al meglio l’imminente vendemmia.

Dopo aver ascoltato le posizioni di tutti i principali attori della filiera, l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa, ha proposto di avviare alla distillazione 5.000 hl di Brachetto d’Acqui Docg a un prezzo di 12,5 euro/ettogrado, 2.000 hl di Piemonte Doc Brachetto a 9,25 euro/ettogrado e 35.000 hl di vino delle Denominazioni di Origine Controllata Piemonte e Monferrato, nelle diverse tipologie, a 6,50 euro/ettogrado, ottenendo un consenso quasi unanime. A questi importi si aggiunge un ulteriore contributo di 2 euro/hl per il trasporto verso le distillerie, valido per tutte le tipologie ammesse a contributo.

Il Piemonte supera dunque la normativa nazionale in materia, che nello stanziare un fondo di 50 milioni di euro rivolti esclusivamente ai vini generici, prevede un contributo di 0,275 euro/ettogrado. Un importo evidentemente tarato su realtà produttive diverse rispetto a quella piemontese, che con le sue 17 Docg e 42 Doc ha da tempo puntato decisa sulla produzione di vini di qualità.

Una decisione che ha preceduto di poco il successivo decreto ministeriale con il quale il Mipaaf lo scorso 22 luglio ha deliberato il pacchetto di aiuti per la riduzione volontaria delle rese, anch’essa ritenuta indispensabile da Piemonte Land per attenuare l’impatto sui mercati della pandemia globale. Grazie a un fondo complessivo di 100 milioni di euro il Ministero dell’Agricoltura sosterrà i produttori con un importo pari a 800 euro per ciascun ettaro di uve destinate alla produzione di vini Doc sottoposto a vendemmia verde selettiva, che sale a 1.100 euro nel caso di vini Docg.

Due importanti misure che, ad avviso della filiera piemontese tutelata dai quattordici consorzi associati a Piemonte Land, devono però inserirsi in quel più ampio sistema di aiuti sintetizzato nella proposta fatta pervenire dall’ente di Castagnito ai competenti organi regionali e, per il loro tramite, alla Ministra Teresa Bellanova.

Oltre alla distillazione d’emergenza e alla vendemmia verde, le richieste riguardavano lo stoccaggio, l’incremento della percentuale di vino ammessa al taglio di annata e la posticipazione delle scadenze relative agli impianti. Nella sua missiva Piemonte Land ha ricordato inoltre l’importanza di una politica di promozione unitaria in Italia e all’estero, finalizzata a riconquistare le quote di mercato perse durante la pandemia e garantire così la giusta redditività a tutto il tessuto produttivo. Nell’ambito dell’incontro l’assessore ha infine annunciato l’imminente approvazione del Decreto relativo alla misura 4.1.1, all’interno del quale sono previsti interventi a favore delle cantine.

Dal momento della pubblicazione i soggetti interessati avranno 60 giorni di tempo per presentare le domande. Per informazioni: bosticco@vignaioli.it 

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