Grazie a questa iniziativa verrà prodotto un Barolo unico, proveniente da questi vitigni storici. Il prossimo autunno le barriques e i tonneaux dentro a cui verrà fatto invecchiare il vino saranno vendute all’asta en primeur e il ricavato della vendita sarà destinato a iniziative con finalità sociale. Il vino completerà poi l’invecchiamento in cantina e sarà consegnato agli acquirenti a conclusione del processo di produzione.
Nelle scorse settimane la Scuola Enologica ha consegnato alla Fondazione CRC una parte delle uve vendemmiate, provenienti da ceppi tra i 30 e i 70 anni di età presenti in vigna: in totale sono stati vinificati 65 quintali di uve, in parte dovuti in base agli accordi di comodato, in parte acquistati dalla Fondazione CRC. Il raccolto è stato vinificato in modo differenziato: in questo modo sarà possibile ottenere Barolo con diverse caratteristiche, seppur appartenenti allo stesso vigneto.
Nella realizzazione dell’iniziativa è stato coinvolto il Laboratorio Enosis Meraviglia di Donato Lanati − enologo di fama internazionale, “padre” di alcune delle migliori etichette presenti sul mercato mondiale, − al quale la Fondazione CRC ha affidato l’incarico di guidare l’intero percorso produttivo, dalla maturazione delle uve, alla vinificazione, e al successivo affinamento in bottiglia. Il dottor Lanati e il suo staff hanno anche avviato una collaborazione con la Scuola Enologica finalizzata a promuovere attività didattiche innovative. Per l’ideazione, il supporto e il monitoraggio del progetto è stato istituito, ad ottobre 2019, un Comitato Scientifico di Indirizzo che definisce le linee guida per la valorizzazione del vigneto e delle uve prodotte. Il Comitato è presieduto da Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, e costituito da Vincenzo Gerbi, professore emerito dell’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, Vladimiro Rambaldi, Amministratore unico dell’Agenzia di Pollenzo S.p.A., e Anna Schneider, professoressa presso l’Università di Torino.
Franco Drocco è stato coinvolto come Segretario del Comitato.