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Millevigne: in stampa il numero di dicembre

Sta per arrivare l’ultimo numero dell’anno di Millevigne.

VITICOLTURA

L’acqua, un bene sempre più prezioso. Se ne occupano Davide Modina riportando un’esperienza di “irrigazione di precisione” in Franciacorta e lo studio SATA (Donna, Ghiglieno, Tonni, Donna, Valenti) con un articolo sulla “water footprint” in vigneto e cantina.

Tempo di potatura: quali forbici scegliere? La parola a chi sta in campagna: Monica Massa ha raccolto esperienze e opinioni da diversi viticoltori e tecnici italiani, dall’Alto Adige alla Sicilia.

L’anatomia della vite e le patologie del legno rivelate con la tomografia assiale a raggi X: un metodo mutuato dalla medicina umana che offre nuove opportunità di conoscenza e diagnostica. L’articolo, corredato da immagini spettacolari, è di un gruppo di lavoro dell’Università di Torino (Codato, Guidoni, Lovisolo).

Riutilizzo dei sottoprodotti della filiera vitivinicola, previo compostaggio con zeolite, per restituire fertilità ai suoli: la messa a punto del progetto ZEOWINE in un articolo di un gruppo di lavoro toscano (CNR di Pisa e Università di Firenze: Doni, Manzi, Macci, Peruzzi, Masini, Cataldo, Mattii, Masciandaro).

Genetica e genomica, il nuovo che avanza. Maurizio Gily è stato in Friuli per l’inaugurazione del nuovo centro ricerche VCR e ha seguito il convegno in cui alcuni tra i massimi esperti italiani hanno descritto lo scenario passato, presente e futuro del miglioramento genetico della vite. Tra speranze e incertezze, quel che è certo è che siamo all’inizio di una nuova era.

ENOLOGIA

Per fare un albero ci vuole il vino” è il titolo dell’articolo di Alessandra Biondi Bartolini, la nostra direttrice scientifica. Il legno è un materiale prezioso, dalle molte applicazioni anche nella filiera viti-enologica: sostenibile, rinnovabile, ecologico, a patto che si osservino le regole giuste per il suo prelievo, il suo utilizzo e il suo smaltimento, e si valorizzi il suo ruolo nell’ambito di un’economia circolare.

Packaging alternativo: il vino in keg rispetta la qualità del prodotto e alza tutti gli indici di sostenibilità rispetto al vino in bottiglia, secondo una ricerca franco-svizzera presentata su Millevigne da Stephanie Pougnet della Ecole Hôtelière di Losanna. Alla ricerca hanno collaborato anche la Scuola di Viticoltura ed Enologia di Changins e l’IFV (Istituto Francese della Vite e del Vino).

batteri acetici, sebbene declassati ormai a “patologia minore” nell’enologia moderna, di fatto ancora possono dare parecchi problemi. Dal Trentino ne scrive Raffaele Guzzon.

ECONOMIA

L’export rimbalza dopo il picco della crisi pandemica, ed è trainato dalle bollicineIl punto di Lorenzo Biscontin

CULTURA E SOCIETA’

Sostenibilità: la case history di Argiano a Montalcino, di Andrea Cappelli
musei del vino, diverse declinazioni del tema nel racconto delle architette Rapisarda e Vailati.

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