Michele Chiarlo, uno dei padri della Barbera d’Asti, è morto oggi a 88 anni a Calamandrana (Asti). Figlio di viticoltori, dopo gli studi alla Scuola Enologica di Alba incominciò da giovanissimo la sua carriera di imprenditore vitivinicolo. Negli Anni ’70 comincia a selezionare i primi cru della Barbera con il sogno elevare la qualità di questo vitigno piemontese. Imprenditore e grande comunicatore, di Michele Chiarlo tutti ricordano quando agli albori delle esportazioni vino in Usa era solito dire: «Dov’è abito? Nel Monferrato, a due ore da Montecarlo».
Tra le sue proprietà La Court, a Castelnuovo Calcea, dove sorge l’Art Park realizzato con Emanuele Luzzati e Ugo Nespolo: si tratta del primo parco artistico al mondo in un vigneto. Ha investito anche nel Barolo con la riqualificazione del borgo Cerequio a La Morra (Cn) e la realizzazione del resort Palàs Cerequio.
È stato presidente del Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato negli Anni ’80 e primo presidente dell’Associazione dei produttori del Nizza docg. Vignaioli Piemontesi partecipa al dolore e si stringe attorno ai figli Stefano e Alberto, e alla moglie Giuseppina.