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Nuovo Psr 2023-2027: stanziati 756 milioni

Giovani imprenditori, irrigazione, agroambiente, biologico, zootecnia e benessere animale, apicoltura, risicoltura, innovazione e formazione sono le priorità del Piano di sviluppo rurale del Piemonte per il periodo 2023-2027, che con una dotazione finanziaria di 756 milioni di euro di fondi europei assegnati dal Ministero delle Politiche agricole potrà beneficiare oltre 50.000 aziende agricole estese su un milione di ettari.

Le 50 azioni previste comprendono interventi rivolti ad una platea variegata e si pongono diversi obiettivi: da quelli economici per garantire il reddito alle azioni per aumentare la competitività, fino alla promozione di innovazioni per superare le criticità del settore, una particolare attenzione alla sostenibilità e, infine, l’obiettivo sociale rivolto all’educazione da e per il comparto agricolo.

A presentare i contenuti del nuovo Psr il presidente della Regione Alberto Cirio, il vicepresidente e assessore alla Montagna e Foreste Fabio Carosso e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa.

“È un Psr più ricco rispetto al passato e anche più facile – ha rilevato il presidente Cirio – perché abbiamo ridotto il più possibile la burocrazia richiesta. Ed è un Psr più vero perché risponde alle esigenze attuali dell’agricoltura, a partire dai fondi per combattere la siccità e la carenza d’acqua che sono diventate un’emergenza pressante per i nostri agricoltori e allevatori, dimostra attenzione alla gestione della fauna selvatica, che in Piemonte si traduce anche con il contrasto alla peste suina. Un importante capitolo è poi dedicato a sostenere gli agricoltori nell’affrontare le difficoltà del settore della frutticoltura. Con questa programmazione la Regione conferma poi l’attenzione alla montagna e all’agricoltura innovativa, rappresentata dai tanti giovani che scelgono di investire in questo settore, per sviluppare e far crescere la qualità dei nostri prodotti agricoli”.

L’assessore Protopapa ha ricordato che “la nuova programmazione nasce dal confronto con le organizzazioni agricole e dai tavoli nazionali in Commissione Politiche agricole e risponde agli obiettivi definiti dall’Europa. Abbiamo grandi risorse finanziarie per cinque anni che si traducono in un’opportunità per il comparto agricolo piemontese. Molto è stato destinato agli interventi agro-climatico-ambientali, come richiede la Politica agricola comune, ma è anche rivolto a garantire il reddito delle aziende, ad aumentare la competitività e gli investimenti nell’innovazione utili ad affrontare le criticità di mercato e quelle legate al cambiamento climatico. Grande attenzione è stata rivolta al comparto irriguo per gestire l’acqua in un periodo di criticità: manutenzione, nuovi impianti che prevedono una miglior gestione dell’ irrigazione ed opere di stoccaggio saranno sostenute dal nuovo CSR con almeno 55 milioni”.

Il vicepresidente Carosso ha poi precisato che “prosegue il sostegno ai giovani che decidono di aprire nuove attività e vengono destinati 126 milioni alla montagna e 54 milioni per le foreste. Proseguono le misure della precedente programmazione, ma ci sono anche nuovi interventi che andremo ad applicare grazie al lavoro che è stato fatto ascoltando il territorio. Questi fondi europei per l’agricoltura si integrano nella strategia di sviluppo di altri servizi per la nostra montagna ed i territori”.

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