Al termine del suo sessantesimo anno di vita, festeggiato e celebrato in estate con una straordinaria degustazione verticale del Barbera d’Asti superiore “Sei vigne Insynthesis”, la Cantina Sociale di Vinchio e Vaglio Serra chiude l’annata cominciando ad “annusare” i prodotti della vendemmia 2019, tra cui da segnalare già in bottiglia, ed in bag-in-box, un profumatissimo e fresco Piemonte Barbera ed un altrettanto profumato Piemonte Cortese.
Una raccolta un pochino più “povera” della media (circa il 15% in meno rispetto allo scorso anno) ma decisamente ”ricca” sotto l’aspetto qualitativo dei vini in maturazione che tengono così fede allo storico imperativo dell’orientamento alla qualità della Cantina.
Ne hanno liberamente parlato, nel tradizionale incontro di fine anno con gli operatori della comunicazione, il Presidente della Cantina, Lorenzo Giordano, il direttore Ernestino Laiolo e l’enologo Beppe Rattazzo. Con loro, a rispondere alle domande dei giornalisti anche il vicepresidente Cristiano Fornaro e l’enotecnico Matteo Laiolo.
A chiudere con il botto l’anno del sessantennio la notizia, giunta poche ore prima dell’incontro-stampa, della definizione di un accordo con la compagnia statunitense American Airlines, per la presenza in Business Class di alcune delle più importanti tratte aeree, del Barbera d’Asti superiore “Tre Vescovi”, millesimo 2017, da sempre uno dei fiori all’occhiello della produzione della Cantina. L’accordo prevede una prima fornitura di oltre ventimila bottiglie.
Protagonista di quest’ultimo scorcio di annata è stato però un vino della vendemmia 2018, il Barbera d’Asti “Bio” docg che per la prima volta la Cantina ha prodotto seguendo un percorso totalmente biologico, dal vigneto alla bottiglia, rispettando tra l’altro, come ha ribadito l’enologo Beppe Rattazzo, una lenta e naturale maturazione che ha dato un risultato finale di grande finezza e altissima qualità organolettica.
L’anno si chiude dunque, come ha sottolineato il direttore Ernestino Laiolo, con un bilancio che propone dati economici e produttivi positivi in quasi tutti i comparti: 192 soci per 451 ettari in produzione (in crescita) di cui 277 a Barbera. La vendemmia 2019 ha fruttato poco meno di 40mila quintali di uva (circa 29mila ettolitri di vino) di cui circa 13mila destinati a Piemonte Barbera e 9600 a Barbera d’Asti, Il fatturato complessivo sfiora gli 8 milioni e mezzo di euro di cui 7 e mezzo ricavati sul mercato italiano con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente. I dipendenti della cantina, compresi gli stagionali, sono diventati ben 32, mentre il prezzo medio delle uve Barbera pagatori soci si mantiene su livelli assai interessanti: 8,20 euro al miriagrammo.
Ancora una volta di grande interesse si presenta il futuro prossimo della Cantina, tra le sempre più numerose azioni tendenti alla tutela ed alla valorizzazione del territorio e qualche immancabile novità in campo enologico.
Prima di tutto, è stato ricordato dal presidente Giordano e dal suo vice Fornaro, la totale fruibilità del percorso naturalistico dei “Nidi di Vinchio e Vaglio Serra” che, inaugurato in occasione del sessantennio, diventerà per tutta la “buona stagione”, a partire dall’ormai tradizionale appuntamento del “Pic nic al Casotto”, una straordinaria occasione di conoscenza del territorio e delle colline che da qualche anno sono Patrimonio Unesco. Proprio ai confini dell’area che fa parte del comprensorio dei “Nidi”, sul bricco di Monte del Mare, il punto più alto e panoramico della zona, sarà sistemata durante le festività pasquali di Aprile, una “Big Bench” che costituirà un ulteriore punto di attrazione per visitatori della Riserva naturale della Val Sarmassa e dei vigneti di Vinchio e Vaglio Serra. In quell’occasione il brindisi inaugurale non potrà che essere con l’attesissimo “metodo classico” Alta Langa che la Cantina sta curando ormai da tre anni e che proprio nella prossima primavera celebrerà la sua uscita sui mercati italiano ed estero.